venerdì 29 gennaio 2010

It's time to move!

This blog has been moved to a far far better blog's editor. Better even to modify the CSS and Html codes in dreamweaver using themedreamer for... Wordpress!

Don't get in trouble! The name didn't change:


Obviously, this will be the last post using the Blogger platform!

See you soon somewhere else!!

domenica 17 gennaio 2010

Il Nuovo Mondo

Devo ammetterlo. Credo sia stato il più bel viaggio della mia vita.

Difficile raccontare in poche righe 20 giorni, intensi e trascorsi al mare, al caldo e al sole brasiliano (mentre in Europa era inverno), quindi diciamo che mi soffermerò sui dettagli che più mi hanno colpito.


1-Differenza sociale.

In Brasile, contrariamente a molti paesi europei dove la differenza sociale media è più sottile, è facile trovare tantissima gente che vive con meno di 1 real al giorno (40 cents di euro) dorme per strada o si arrangia come può, mentre dall'altra parte c'è tanta gente che si può permettere lussi di gran lunga superiori alla media europea. In Europa, basta trovarsi un lavoro umile e tutti si possono permettere una macchina (magari a rate), pagare un affitto o ipotecare una casa o comunque almeno avere un tetto decente sotto cui dormire. In Brasile non è così. Per questo motivo è facile trovare gente che sfoggia SUV o belle macchine, mentre dall'altra parte tanta gente che “quando può” gira con vecchissime macchine che in Europa sono ormai auto d'epoca da più di una decina d'anni. Esempio, nelle cittadine dell'entroterra brasiliano è possibile trovare ancora storiche Volkswagen, Fiat, Alfa Romeo o Opel (lì Chevrolet), chiaramente usando l'alcol come combustibile. Sembra davvero che il tempo si sia fermato agli anni '80.

Naturalmente, l'assurdo è che le auto hanno gli stessi prezzi europei. Un controsenso per la gente brasiliana che non ha una moneta forte come l'euro o il dollaro e che deve pagare qualcosa come 2/3 volte il prezzo pagato da un cittadino europeo. Quando dico “europeo”, mi riferisco ovviamente ai paesi forti della comunità.


2-Infrastrutture e via di comunicazione.

L'indispensabile. Risparmiare soldi e investirli per lo stretto necessario. Questa mi sembra la politica (in fin dei conti non sbagliata) dei governi brasiliani, da quello centrale a quelli territoriali. Pensiamo a São Paulo, una megalopoli con più di 18 milioni di abitanti servita da tre sole linee di metro o Rio de Janeiro, con 6 milioni circa servita da una linea e mezza, realizzata solo negli ultimi anni. È vero che Roma e Milano non sono da meno, ma c'è da considerare che a Roma ogni qual volta si scava bisogna fermare i lavori per far intervenire gli archeologi (giustamente), mentre Milano città non è molto grande (poco più di 2 milioni di abitanti). Inoltre c'è da tenere presente che le ferrovie metropolitane coprono molte zone centrali delle città collegandole con i paesi dell'hinterland. Dimentichiamoci di Londra che con 6 milioni di abitanti, ha 13 linee di metro.

Premesso questo, in pratica i mezzi più usati in Brasile sono gli autobus (onibus), sia per muoversi all'interno della città, sia per quanto riguarda gli spostamenti a lungo raggio, mancando una rete ferroviaria nazionale.

Devo ammettere che gli autobus di linea per i collegamenti con le città sono fantastici, spaziosi, confortevoli e con i sedili che si possono ribaltare quasi a 180 gradi. Praticamente degli alberghi su ruote. I lunghi spostamenti nel paese per noi europei non costano molto (almeno oggi 17/01/2010), mentre per i cittadini brasiliani sono abbastanza cari.

Per questo motivo, ovvero la mancanza di treni più veloci, ho cambiato una delle mete prefissate: le cascate d'Iguaçu. Infatti avrei dovuto passare circa 24 di viaggio in autobus, partendo da Pirassununga, passando da Campinas, fino ad arrivare giù al confine con l'argentina. Troppo.

Forse non per il mondiale del 2014, ma per Rio 2016 la vedo molto dura, almeno per quanto riguarda i servizi per i milioni di turisti che confluiranno per le Olimpiadi. Spero solo che il governo sappia sfruttare a pieno i milioni di euro che pioveranno sulla metropoli per le infrastrutture dei giochi. Speriamo


3-L'alimentazione.

È bellissimo passare la notte di natale con roba estiva e cenando con cibi leggeri, esotici e con tanta frutta tropicale. Stupendo.

Ho dovuto constatare che i brasiliani non hanno alcun problema a competere con indiani e cinesi per il consumo di riso. Infatti credo che almeno il 95% delle famiglie brasiliane abbia una dieta composta da riso con fagioli. Nelle case delle famiglie comuni, nei ristoranti, ovunque, 7 giorni su 7! Ovviamente più secondi e contorni variabili.

È vero, noi italiani consumiamo pro-capite quasi 1 kilo di pasta a settimana, ma variamo molto il condimento (ragù, pesti, legumi, verdure, salse bianche, ecc) e il tipo di pasta (uova, patate, verdure, fresca con carne o formaggi, ecc). Ecco mangiare ogni giorno riso con fagioli, credo sia un po' troppo.

Os salgados. Sono delle buonissime paste fritte o fatte semplicemente con la pasta del pane, ripiene. Possono essere di pollo (o frango), di gamberetti (camarão), di carne (di solito macinata), di presunto e queijo. Questi diciamo i più comuni. Quelli fatti a Rio sono di gran lunga più buoni di quelli di São Paulo, almeno facendo una media.

Poi il “pastel” (fritta), buonissimo quello di Camarão oppure sempre a Rio impossibile non provare la “empada” (impanata), la più buona è certamente quella di Camarãos e Catupiry (gamberetti e formaggio tipo francese).

Devo dire che in 2 settimane a Rio ho girato tantissimi negozietti che vendevano questi stuzzichini. Vi dico già che o pastel de camarãos più buono che ho provato è ad Ipanema, appena usciti dalla stazione Ipanema/General Osorio, sulla destra ad angolo “Big Nectar”. Mentre la empada più buona la fanno al Lapa, bar Belmonte, rua do Lavrádio 116.

Le piante e la frutta. Sono rimasto esterrefatto dalla quantità di piante e frutta tropicale mai vista in vita mia. Cominciando dall'albero delle banane e del cocco, che si arrivano qui...ma senza gli alberi: a bananeira e o coqueiro. Poi tantissima frutta con nomi portoghesi ma che credo non esista comunque in Europa. Innumerevoli: goiaba, cacau (il cacao), jaca, caju, lichia, graviola, maracuja (con cui si fa l'altra versione di caipirinha, buonissima ma fatevi togliere i semi!!), mangostin, carambóla, ecc, ecc, ecc!!!

Sicuramente, quelle che più mi hanno colpito sono as Jacas. Sono dei frutti stranissimi, sembrano meloni giallognoli appesi ad un albero. Possono raggiungere il diametro di 40 cm per una lunghezza di quasi 80-90 (almeno quelli che ho visto io). Ovviamente, la gente li mangia, io purtroppo non ho avuto l'occasione di provarli.

È sensazionale come da questi frutti poi, si riesca a estrarre succhi gustosissimi. Con solo 1 real (40 Ecents) la maggior parte delle baracche vendono un rinfresco fatto con questa frutta. Il più buono è sicuramente quello di guaraná natural. Mentre un altro prodotto stranissimo e gustosissimo è l'Açai, una sorta di crema violacea ricavata da un altro frutto tropicale estratto dalle palme (non ho controllato in internet, è quello che mi hanno detto).


4-Valutazioni generali

L'argomento ragazze lo tralascerei, credo sia facile immaginare come il solo fatto di essere europeo da tantissimi punti in più.

Da tornarci, soprattutto a Rio, ma durante il carnevale. Il clima era già nell'aria ed era stupendo vedere la gente per strada con tamburi e strumenti afro-brasiliani suonare e danzare, con tantissima gente, soprattutto cariocas (più che turisti) che si fermavano e ballavano con loro, alle volte anche intralciando il traffico. Direi Spettacolare!

Per quanto possiate evitare, evitate i bus di città a Rio, guidano da cani. A São Paulo, invece il servizio è discreto.

Il mio portoghese ha raggiunto anche un livello sufficiente, penso che con altri due mesi avrei potuto impararlo meglio e parlarlo correttamente. Già che riuscivo a conversare telefonicamente sem problemas!(I cariocas si capivano molto meglio dei paulistas-paulistanos, anche se con la scchhh delle S)


Até logo Brasil! Esta lembrança ficará sempre no meu coração, um beijo!


lunedì 14 dicembre 2009

Condivido Di Pietro e dico: Chi Semina Vento Raccoglie Tempesta




Questo Massimo Tartaglia in poche ore ha gia più di 32.000 fans...la rete ha rivoluzionato il mondo.


domenica 6 dicembre 2009

90.000 magari anche meno

Ieri sono stato a Roma per il NO B DAY.
Un'esperienza fantastica, tantissima tantissima gente. Purtroppo tante teste calde soprattutto comunisti estremi, ma erano in assoluta minoranza. Ho visto famiglie con bambini, tantissime. Ragazzi, vecchi, disabili, gente di tutti i tipi, schieramenti e razze. Tantissimo viola, il colore del lutto!
Ma soprattutto, non mi si venga a dire che eravamo 90.000, non ci credo.

Ero nella via Merulana che collega Santa Maria Maggiore a San Giovanni. Da quella strada guardando in giu si poteva vedere tutto il corteo (all'altezza dell'obelisco di San Giovanni), ebbene il viale era completamente esaurito di gente. Alle 15.30 ero circa a metà del corteo, ovvero aveva sfilato almeno la metà della gente che ha sfilato dopo, quando purtroppo mi sono fermato per 1 ora perchè le mie amiche erano in coda per il bagno al bar. All'orizzonte in direzione di Santa Maria Maggiore vedevo solo un fiume di gente, anche quando siamo ripartiti dopo l'ora di sosta. Solo alle 17.30 ho cominciato a vedere i lampeggianti blu che chiudevano il corteo all'altezza della colonna di Santa Maria Maggiore.

Ecco faccio presente che il vialone è largo più di 25 metri e che è lungo più di un chilometro (fonti google map) ecco ad essere pessimisti con una persona per metroquadro c'erano 25000 persone, che percorrevano il viale in una media di 14 Minuti (fonte google) ma siamo pessimisti e diciamo che lo percorrevano in 15 minuti (per fare subito). Quindi in un due ore sicuro ne sono passate 200.000. Moltiplichiamolo per 2 e sono 400.000 persone (ad essere pessimisti), senza contare quanta gente era gia li a San Giovanni e quanta si è persa per strada o andata altrove in giro). Ma leviamo anche 100.000 persone cosi per fare un regalo alla questura.
Come si fa a sparare 90.000???? Come? È la matematica che è contro la questura.
Inoltre avevo chiesto ad un poliziotto se dicevano per la radio interna in numeri e dicevano che alle 16.30 eravamo 150.000 (questo via radio ufficiale della polizia) come è possibile che poi siamo scesi a 90.000?
Forse non eravamo un milione come dicevano gli organizzatori dal palco, ma sicuro non eravamo meno di 300.000 persone, senza contare quanta gente protestava in giro per il mondo da Rio a Sidney.

Mi fate ridere, solo ridere, sminuire cosi una vera unione fraterna tra cittadini, tutti per un solo obiettivo, mandare a casa colui che ha trasformato questo paese in una massa di persone senza valori ed ideali. Che credono che per far soldi bisogna essere un corrotto o un corruttore nella vita. Pensando come Noemi Letizia ad un futuro o alla camera dei deputati o magari in televisione a fare la veline.
Ebbene non è cosi, milioni di persone non la pensano cosi e questo lo dimostra.
Internet e l'Unione Europea ci salveranno.

"Non temo il Berlusconi in sé, ma il Berlusconi in mé" Giorgio Gaber



ps. Lo ammetto con una triste amarezza, ma nel 2001 l'ho anche votato, questo per far capire che la destra e la sinistra sono ormai parole per confondere le idee ai cittadini.


lunedì 30 novembre 2009

Damned Weather

È già più di una settimana che piove, senza fermarsi. Quella maledettissima pioggia inglese, silenziosa, leggera, che serve solo a rovinarti l'umore nella giornata e a bagnarti se solo ti azzardi a fare una decina di minuti camminando.

Ma non ci riuscirà a rovinarmi l'umore. Fra un po' si torna a casa e dopo tre settimane di vacanza nell'emisfero australe alla ricerca del gran caldo non vissuto la scorsa estate.

@Sergio
Scusa il ritardo. Per la mia tesi ho ricostruito al 3D la Basilica Portuense. Con marmi, decorazioni e quant'altro potesse essere esistito nel VI secolo d.C.

Questi i resti:




View Larger Map

domenica 29 novembre 2009

Il ritorno del principe

Eccomi qui.
Torniamo finalmente a scrivere e da adesso lo farò quasi ogni giorno. Promesso.
Non ho tempo di modificare il layout, ma appena ne trovo un po' lo farò sicuramente, sto pensando a qualcosa in 3ds max come titolo con un contorno di colori semplici, magari un po' più professionale.

Il titolo del post non si riferisce al sottoscritto, anche se alle volte posso peccare di presunzione. In effetti si riferisce all'ultimo libro letto: Il ritorno del Principe. La criminalità dei potenti in Italia, di Saverio Lodato e Roberto Scarpinato.
Diciamo che l'ho trovato abbastanza pesante, ma non come temi, ma come esposizione degli argomenti. Una cosa certa è che mi ha aperto la mente sull'universo mafioso.
Il principe è ancora li che lavora nell"osceno", cioè fuori dalla scena. Depistando, infangando, modellando le menti comuni per non farle arrivare alla sua persona.

Due settimane fa ero a Londra, all'UCL ad una conferenza con Salvatore Borellino e Gioacchino Genchi ed ho quasi pianto alla fine. Vedere Salvatore descrivere il perchè del cerchio con una freccia sul diario di Paolo e sbattere commosso ed arrabbiato il pugno sul tavolo. Oppure ascoltare il messaggio dedicato al presidente della Repubblica, su di una agenda rossa come quella di Paolo selvaggiamente sottratta all'opinione pubblica è stato davvero toccante.

Ebbene tutto questo ha confermato quanto abbia ragione Scarpinato nel suo libro. Anche se dell'anno scorso riconosco che i temi sono attualissimi, basti pensare a quello che ha detto il presidente del consiglio oggi. La mafia è tutta fiction, in tutti questi anni non è morto nessuno, era tutta salsa rossa del set cinematografico.
Concludo con l'ultima frase del libro: "Verrebbe da dire, buona fortuan Italia"

Sabato dovrei essere a Roma per la manifestazione in piazza repubblica del NO CAV DAY.

Vi lascio con un pezzo del video della conferenza e del discorso di Salvatore Borsellino, che saluto e ringrazio affettuosamente anche per le poche parole che ci siamo scambiati alla fine dell'incontro, in cui gli ho dato tutta la mia solidarietà per le frasi calunniose e diffamanti pronunciate dall'onorevole Gasparri (onorevole è tutto da vedere) a Pescara.





sabato 3 ottobre 2009

It's OVER!!!!

È finita, si finalmente è finita, forse anche qui a Southampton!
Quasi piango dalla gioia, ho creato qualcosa di spettacolare che non mi sarei mai immaginato di poter fare fino a due anni fa.
...poi 80 pagine tutte inglese. Un traguardo stupendo.
Stanchissimo!!!
Ora l'inizio, si comincia a pensare al futuro

Un futuro reale ma fatto di realtà virtuale. Purtroppo non posso pubblicare immagini per il momento, ma un giorno capirete!

SPETTACOLO!!!


a presto, adesso che sono libero ed usare photoshop è come fare un piatto di pasta alla bolognese per me, questo sito sarà rinnovato completamente, vedrete!!!!!



gustatevi questo video!!